Carmine Verduci, fondatore del progetto Kalabria Experince.

Carmine Verduci, fondatore del progetto Kalabria Experince.

Carmine Verduci ricopre da 10 anni la carica di presidente della Pro Loco di Brancaleone, ma è anche un fondatore del progetto Kalabria Experience. Due realtà che non sono una cosa sola, anche se si muovono parallelamente.

Kalabria Experience prende un po’ tutto il territorio calabrese, dato che ha

una  rete di associazioni e professionisti che le ruotano attorno. Organizziamo

esperienze in tutta la Calabria, in primis nella fascia jonica-reggina. Vogliamo

far conoscere una Calabria diversa; non solo la costa tirrenica, che di solito è

la più gettonata. L’idea è proprio quella di fungere da service di zona a livello

turistico e, chiaramente, Brancaleone rientra in questo obiettivo: muovere un

po’ quello che è il turismo e, soprattutto, concentrare l’attenzione sul patrimonio

culturale e naturalistico che ruota attorno a Brancaleone, al territorio. I progetti

sono tanti e ambiziosi”.

La valorizzazione del territorio calabrese avviene di anno in anno, perché ha da offrire tante cose anche oltre l’estate. Verduci spera infatti che l’Italiano che non va all’estero prediliga una località come quella di Brancaleone e della Calabria in generale, dove la vacanza costa senz’altro molto meno rispetto ad altri posti balneari più gettonati in Italia.

Stiamo già preparando il lancio della promozione, anche grazie a Massmedia Comunicazione. Stiamo cercando di improntare un discorso che non solo mira a puntare sul turismo dove arrivi, visiti e te ne vai. Stiamo mettendo al centro dell’attenzione il fatto che nel nostro territorio puoi realizzare anche servizi, shooting fotografici di moda, film di cinema o serie tv, che vengono fatti nella zona jonica – reggina ormai da tre anni, dato che c’è una escalation di richieste da questo punto di vista. Vogliamo offrire una narrazione diversa dall’immaginario collettivo”.

La Calabria, d’altronde, è stata la seconda patria per i Greci. La grande stratificazione di popolazioni, i Greci in primis e poi gli armeni, ma anche ebrei ed albanesi, hanno lasciato tracce nella lingua. Per questo, molti siti internet che si dedicano al turismo invitano a visitare i luoghi simbolo della regione, dove gli armeni hanno lasciato tracce di architettura, archeologia, ma anche lingue come toponimi, nomi. Permane infatti l’interesse a scoprire sempre delle cose nuove.

Abbiamo fondato da poco una comunità armena in Calabria, dove noi ci occupiamo di realizzare eventi che richiamano, appunto, la cultura e i lasciti di questa popolazione, che si spinse in Calabria nel VI e VII secolo a causa della persecuzione musulmana. Attraverso la rotta della Grecia, si riversarono nelle nostre coste, edificarono le grotte come ci sono in Cappadocia per via della somiglianza del nostro con quei territori. La gente da oltreoceano viene proprio a visitare questi luoghi”.

Kalabria Experience è formata da un team di esperti: guide turistiche, naturalistiche, archeologi, ricercatori, geologi, agronomi per la cultura delle erbe e delle piante. Tutto questo fa parte dell’esperienza che il visitatore si porta a casa, a partire dai profumi, dagli odori delle piante antiche medicamentose.

Brancaleone, escludendo ovviamente il periodo della pandemia, ha tutto l’anno delle scuole, delle agenzie turistiche, delle associazioni culturali calabresi e siciliane che scelgono di fare dei percorsi. Abbiamo anche la dimora del confino di Cesare Pavese, che è una casa museo di un privato, che ha aperto la possibilità di fruirla alle persone. Da tutto il mondo vengono così a visitare il luogo dello scrittore piemontese. Abbiamo creato una sorta di percorso urbano, che va a toccare tutti i luoghi dove Pavese scrisse qualche poesia. E’ un posto emblematico, che ha riportato nei suoi romanzi”.

Ogni anno Kalabria Experience e la Pro Loco di Brancaleone fa molto opera di riforestazione. Ad esempio, le escursioni che si fanno coi i turisti si concludono con una piantumazione di un alberello. Non a caso, nel Borgo antico di Brancaleone sono state reimpiantate specie autoctone, come mandorli o carrubi, che sono scomparse. Chi si occupa del territorio, porta  l’acqua alle piante, che crescono, al fine di farle diventare, un domani, alberi molto belli che arricchiranno ancora di più il territorio. Questo progetto, chiamato Renaissance Brancaleone, è stato ripreso ripreso da tantissime associazioni, che avevano un borgo antico abbandonato che volevano far riprendere. Economicamente, l’associazione si mantiene grazie ai servizi. Tutti sono volontari senza alcun stipendio. Le spese vengono dunque sopperite con i vari servizi turistici. Per questo, esiste una rete tra le varie località del luogo.

A Casignana, c’è una villa romana bellissima del primo quarto d.C. che

ha dei mosaici bellissimi. I visitatori di questa villa ricevono un invito a recarsi

a Brancaleone. La stessa cosa facciamo noi con Casignana a chi viene a visitarci.

Un meccanismo che si ripete anche per altri luoghi. Questo scambio è essenziale.

E’ questa la vera rete. Si creano delle sinergie. Ci chiamano per programmare, ad

esempio, la settimana. Ho una rete che va dall’alta Calabria, dal Pollino, fino alla

nostra zona. Ho dei riferimenti su cui contare e organizzare le esperienze fatte

bene. Ci sono persone e figure professionali a cui mi rivolgo e invio le richieste,

in modo che loro possano gestirle. Creare lavoro, in questo senso, è anche un modo

per fare rete, perché la gente si invoglia di più. Chiaramente, ne beneficiano le

attività turistiche, quali alberghiere ed extra-alberghiere, come i B&B e i ristoranti.

E’ tutto un circolo che ruota intorno alla questione turismo”.

Verduci ha anche spiegato che sta cercando di valorizzare il territorio anche nel campo della moda e dello spettacolo.

Oggi, la fotografia, anche nel campo della moda, si avvale tantissimo del paesaggio. Qui ti ritrovi praticamente, all’improvviso, nella California, In Cappadocia, in Grecia. E’ un posto che puoi scegliere per diverse questioni, quali può essere un cortometraggio, un videoclip musicale, uno shooting particolare. Tra mare e montagne, qui c’è un quarto d’ora di distanza. Hai tutto vicino ed è molto comodo come cosa. Speriamo che anche le fotografie possano essere un lancio. Stiamo lavorando con MassMedia Comunicazione anche in tal senso. Lavoriamo a moltissime cose con gli operatori e le agenzie tour operator, anche attraverso le interviste video, che adesso vanno molto in voga. Si è molto interessati alla Calabria, perché si è scoperto quante cose si sono perse in questi anni ed è un bene”.